I MAASAI » Progetto Maasai »

In questi ultimi anni la nostra associazione ha realizzato alcuni progetti importantissimi nella terra dei Maasai in Kenya, ci troviamo di fronte ad una realtà molto orgogliosa della propria cultura e tradizione ma non solo, è un popolo incredibilmente unito e solidale, la comunità è una famiglia allargata, ce ne siamo resi conto durante il nostro primo intervento nel gennaio del 2006, quando dopo 5 anni di carenza di piogge, le persone si alimentavano una volta ogni due giorni.
In quel momento abbiamo inviato circa 100 quintali di derrate alimentari, il villaggio ha chiamato i villaggi limitrofi per condividere con loro quello che le era stato donato.
Questo segno ci ha confortato e riempito di ottime speranze sul proseguo del nostro lavoro che è svolto da volontari che mettono a disposizione tempo del loro lavoro e anche le loro vacanze per questo progetto, che deve garantire il buon esito sino all’ultimo centesimo.



Da all’ora abbiamo realizzato un pozzo per l’acqua che pesca a 160m di profondità nell’agosto del 2006 che è sembrato un miracolo per la popolazione locale, dopo due giorni di perforazione (operazione costata € 35.000,00) all’arrivo dell’acqua tutto il villaggio si è trovato a danzare sotto la pioggia dello spruzzo che usciva dalla madre terra, grazie ad una manciata di volontari e amici che hanno sponsorizzato l’intervento a dato la speranza per giorni meno difficili ad alcune migliaia di persone.



In quel momento durante l’ultimo giorno della nostra presenza nel villaggio una donna è svenuta tra le nostre braccia, dopo un attimo di panico seguito da un primo soccorso con una coperta e una bottiglia di acqua appena scaldata sul fuoco, ci siamo resi conto che non potevamo fare null’altro, una sensazione di impotenza che mai vorremmo provare per un nostro familiare nella nostra vita sapendo che una cosa simili da noi sarebbe gestita con tutte le possibilità tecnologiche conosciute, in quel momento ci siamo resi conto di quante cose noi diamo per scontate: Acqua, elettricità, assistenza medica ecc.
Abbiamo così deciso di rientrare a casa e iniziare subito a lavorare per realizzare un dispensario medico di prima necessità, cosi in 4 mesi da buoni bergamaschi siamo riusciti a inviare un container di attrezzature e medicinali, costruita la struttura e inaugurata nel gennaio del 2007, abbiamo dato vita ad un altro miracolo;



oggi diamo assistenza a 500 pazienti ogni mese medico e medicinali gratuiti, ma come al solito non siamo riusciti a fermarci e nel settembre 2007 abbiamo iniziato a far studiare un ragazzo Maasai creando una borsa di studio in medicina e dal prossimo anno anche una per una infermiera, così che il dispensario diventi autonomo e gestito dalla comunità che ormai dal 2004 ha creato una loro organizzazione che si muove sul territorio per portare aiuti, informazione sanitaria e negli ultimi mesi informazione sugli sviluppi di speculazioni del loro territorio.